Dal successo di Lucca Comics i toscani si scoprono appassionati di cosplay, fumetti, giochi di ruolo e la voglia di sviscerare questo mondo e le sue sfumature si fa sempre più tangibile. Nemmeno gli studiosi di storia rimangono immuni dal suo fascino ed è proprio dove le realtà del passato incontra la fantasia che questa dimensione si fa più intricante.
Da Teseo a Frodo: la spada ereditata
La mitologia greca
La spada ereditata è un topos della mitologia e della narrativa, tanto di quella passata, quanto di quella contemporanea.
Secondo Omero, Egeo, sposo di Etra, nascose la sua spada sotto una pesante roccia, in modo che il nascituro figlio, una volta cresciuto, la potesse recuperare per servirsene. Fu così che, anni dopo, Teseo spostò la roccia e prese possesso di quanto gli spettava di diritto. Fu anche grazie a questa spada che il ragazzo fu riconosciuto dal padre, divenne l’eroe degli ateniesi e sconfisse il Minotauro.
Il Medioevo delle crociate
Nel Medioevo generazioni di padri che avevano combattuto contro i Mori o che erano partiti in Crociata per difendere la Cristianità lasciavano in eredità la loro spada ai figli, in modo che questi potessero esibirla con orgoglio o, se fosse stato necessario, servirsene contro altri invasori delle terre europee.
In molti casi, queste lame avevano assunto un valore simbolico molto forte, quasi di reliquia religiosa, al punto che, nonostante avessero provocato la dispersione di molto sangue, sarebbero state conservate,per decenni o per secoli, all’interno di cappelle o dentro delle piccole chiese, in segno di dono e ringraziamento a Dio.
Alcune eccezioni, almeno in parte
Vi sono certo decine di casi in cui la spada non viene trasmessa dal padre al figlio e nemmeno dal maestro all’allievo.
Nella saga Star Wars, ad esempio, le spade laser non sembrano avere una genesi e una storia particolari, se si eccettuano i cristalli kyber, all’origine della luminescenza della lama e della loro resistenza.
In film come Kill Bill, i protagonisti, come Bill stesso e Beatrix si procurano le katane direttamente dal “produttore” HattoriHanzo, forgiatore di lame indistruttibili e letali. Qui però è Budd a riceverla in dono dal fratello Bill, con tanto di dedica (“A mio fratello, l’unico uomo che abbia mai amato”).
Tolkien e Narsil
Ma in letteratura vi sono casi di doni esemplari di spade, che segnano poi il destino dei protagonisti e decidono la trama del racconto. Un’opera monumentale come Il Signore degli Anelli riporta almeno un paio di questi casi.
Il primo è quello di Narsil. La spada in questione era stata forgiata per Elendil, un eminente membro della razza dei dunedain, per motivi comunque oscuri o per lo meno non chiariti tra le pagine del libro. È comunque certo che questa potente spada, dopo essere stata forgiata una prima volta dal nano Telchar di Nogrod, attraversò diverse ere e passò di mano in mano. Fu proprio in battaglia, durante l’assedio di Barad-dur, nel tentativo di sconfiggere Sauron, che Narsil si spezzò.
Fu successivamente forgiata una seconda volta: i suoi frammenti arrivarono a Gran Burrone, dove, nel 3019 T.E. , finalmente ricomposti, passarono definitivamente ad Aragorn. La spada cambiò il suo nome in Anduril ed ebbe un ruolo fondamentale nell’assedio di MinasTirith.
Tolkien e Pungolo
Parlando dell’opera di Tolkien non si può non soffermarsi infine su Pungolo. Questa lama elfica oltre a passare da Bilbo a Frodo è protagonista di ben due libri.
I suoi inizi, narrativamente parlando, si trovano ne Lo Hobbit. Qui si racconta di come Bilbo, allora giovane hobbit, l’avesse trovata nella caverna dei troll, di come l’avesse utilizzata contro Gollum e infine di come si illuminasse in vicinanza di orchi.
Pungolo,poi, passa di mano altre due volte.
La prima nei capitoli iniziali del Signore degli Anelli, dove Bilbo, oramai anziano, la dona a Frodo, in partenza da Gran Burrone assieme alla Compagnia dell’Anello. Di nuovo, la lama di Pungolo si illuminerà ogni volta che degli orchi si avvicineranno al giovane Frodo; nuovamente, riuscirà a tenere sotto scacco Gollum, che teme questa lama elfica, e aiuterà il protagonista del viaggio ad affrontare diverse peripezie.
Nelle ultime pagine della stessa trilogia, Pungolo sarà data in omaggio da Frodo a Sam, che lo aveva accompagnato alla ricerca dell’Anello.